Esostosi tarsale, dolore postoperatorio
Dopo la chirurgia dell’esostosi tarsale, il dolore postoperatorio è sopportabile purché si seguano le raccomandazioni del chirurgo e dell'anestesista.
Un’esostosi tarsale può far male quando si indossano le scarpe, soprattutto quando compare una borsite. Questo gonfiore rosso e doloroso può essere debilitante nella vita quotidiana e deve quindi essere curato. In base alle dimensioni della prominenza ossea e al tuo disagio, può essere presa in considerazione una chirurgia percutanea dell’esostosi tarsale. Consiste nell'effettuare delle mini incisioni sulla zona del tarso, al fine di fresare l'osso ipertrofico rimovendo l'escrescenza per eliminare il conflitto e il dolore.
Meno invasiva di una procedura a cielo aperto, essa riduce il rischio di complicanze postoperatorie. Infatti, per l’operazione dell’esostosi tarsale o delle altre patologie dell’avampiede, la chirurgia percutanea consente di ristabilirsi più velocemente dai traumi legati all’intervento.
Dolore immediatamente successivo all’operazione
Per l'operazione viene eseguita l'anestesia regionale. Dura in media diverse ore e consente di riprendere a camminare immediatamente all'uscita dalla clinica. Al termine dell'intervento, il dott. Julien Lopez realizza una medicazione che deve essere rifatta ogni 2 giorni da un infermiere.
Lascerai la clinica con uno stivale amovibile o una scarpa medicale per proteggere il tuo piede quando cammini. L’appoggio completo è consentito con o senza stivale; lo stivale viene utilizzato solo per facilitare la deambulazione e gli spostamenti riducendo il dolore.
Si consiglia di sollevare il piede a casa quando è gonfio. È consigliata anche la crioterapia per far scomparire i lividi e attenuare il dolore.
Sono comuni ematomi, gonfiore o irritazione legati alle incisioni. Per darti sollievo ti viene prescritto un trattamento antinfiammatorio e analgesico.
Durata dell’interruzione del lavoro dopo un’operazione dell’esostosi tarsale
Il periodo di interruzione del lavoro è in media di 3-6 settimane. L'interruzione in seguito a un’operazione dell’esostosi tarsale dipende in primo luogo dalla tua attività professionale. Le persone che possono lavorare da remoto possono fermarsi anche solo pochi giorni. Fin dal primo appuntamento, il dott. Julien Lopez si premura di valutare la durata prevedibile dell'interruzione del lavoro in base alla tua età, alle tue attività sportive e professionali, ai precedenti interventi al piede, alla natura della procedura da eseguire...
Si consiglia di evitare lunghe camminate e di sollevare regolarmente il piede. Le tue attività quotidiane per i primi 10 giorni devono essere limitate. La ripresa dell'attività sportiva è possibile dopo circa un mese. Viene definita dal chirurgo, a seconda del progresso della guarigione. Verrà valutata durante il follow-up post-operatorio.
Durante il congedo per malattia si consigliano degli esercizi di riabilitazione.
Riabilitazione dell’esostosi tarsale
La riabilitazione dell’esostosi tarsale passa per gli esercizi di fisioterapia. Il tarso è un sostegno essenziale del peso corporeo e aiuta nei movimenti del piede. È coinvolto infatti in diverse articolazioni, e ciò lo rende un supporto nel movimento di propulsione del corpo, in altre parole per camminare. Una buona riabilitazione è quindi essenziale per riprendere le attività quotidiane.
Soluzioni ortopediche
Queste soluzioni vengono proposte prima di qualsiasi intervento chirurgico; ecco i trattamenti che possono esserti consigliati:
- calzature larghe e comode
Sono essenziali calzature adattate, così come scarpe larghe per non peggiorare l’infiammazione.
- plantari ortopedici
Per ritrovare l'equilibrio del piede durante la deambulazione si possono prendere in considerazione i plantari ortopedici. Essi compensano le deformazioni e aiutano a ripartire sul piede la pressione del corpo. Favoriscono anche il comfort della calzata.
- ortesi
Proprio come i plantari, le ortesi aiutano a compensare e sostenere l'avampiede. Inoltre, proteggono il piede evitando attriti e quindi infiammazioni.
- medicazioni
Soluzioni di fisioterapia
La riabilitazione attraverso la fisioterapia aiuta a ritrovare l’ampiezza dei movimenti e a rendere meno rigido il piede. Per la tua esostosi tarsale, essa aiuta a ritrovare l'equilibrio del piede rafforzando i diversi muscoli attorno ai metatarsi. La fisioterapia ti consente un recupero più rapido e permette di anticipare la ripresa delle attività fisiche.
La riabilitazione dell’esostosi tarsale avviene principalmente attraverso l'autoriabilitazione. Gli esercizi di flessione ed estensione ti permetteranno di ritrovare l’ampiezza dei movimenti. L'edema è comune dopo un intervento chirurgico al piede e non è una complicazione. Quando diventa doloroso a causa del gonfiore, i metodi di drenaggio linfatico consentono di attenuare il dolore. La fisioterapia accelera l'eliminazione dell'edema e favorisce la guarigione generale della patologia. Dopo gli esercizi, la crioterapia permette di alleviare il dolore legato allo sforzo. Applicando del ghiaccio sul piede, gli ematomi e l'infiammazione dopo una sessione saranno ridotti.